Bernard Berenson

Frasi e aforismi di Bernard Berenson

wave
Bernard Berenson

Bernard Berenson

Bernard Berenson, nato Bernhard Valvrojenski, è stato uno storico dell'arte lituano naturalizzato statunitense. Contribuì alla definizione dell'Italia in generale e di Firenze in particolare come culla dell'arte.

Nei primi giorni del dicembre 1888, venivo dal Pireo sopra un piccolo piroscafo mercantile, che doveva lasciarmi a Messina. Il mare ci castigò con una delle sue più matte burrasche, calmandosi poi, mentre ci avvicinavamo alla Sicilia. Salito sul ponte io guardai al firmamento cristallino e vidi una bianca curva seguirlo fino a un punto che mi sembrò lo zenit. Allora chiesi che fosse mai quello che gli occhi scoprivano. Mi fu risposto: «È l'elevazione dell'Etna che s'inarca per adattarsi alla curva del cielo».

La coerenza richiede di essere ignoranti oggi come lo si era un anno fa.

Credo che un vero amore per l'arte sia un dono, quanto il crearla; e può anche essere che entrambi scaturiscano dalla stessa sorgente mentale.

Giotto rinato, che ripiglia il lavoro al punto dove la morte lo fermò; che immediatamente fa suo quanto era stato trovato durante la sua assenza; che approfitta delle nuove condizioni e delle nuove richieste: — immaginate questo miracolo, e capirete Masaccio.

Tra le scuole italiane di pittura, quella che esercita la più forte e durevole attrattiva sugli amatori d'arte è senza dubbio la veneta.

Illusione? Realtà? Posso solo dire che non ho più dimenticato questa straordinaria visione.

In che modo un oggetto, che non mi dà nessun piacere a riconoscerlo nel vero, diventa, in pittura, l'origine d'un godimento estetico? E in che modo un oggetto, piacevole in natura, mi dà un piacere più e più intenso, a ritrovarlo in un'opera d'arte? La risposta, a mio vedere, dipende dal fatto che l'arte esalta ad insolita attività i comuni processi psichici, da cui derivano tutti, o quasi, i nostri piaceri; e li immunizza da sensazioni fisiche disturbatrici, che ingenerano stanchezza.

Se invece intendessimo il genio come capacità di proficuamente reagire alla educazione ricevuta, non ci troveremmo costretti a negarlo ad intiere arti e professioni, in epoche altrimenti piene di slancio ed energia.