Totò

Frasi e aforismi di Totò

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Totò

Totò

Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro-genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, noto come Totò, è stato un artista italiano simbolo dello spettacolo comico in Italia, soprannominato «il principe della risata», è considerato, anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani. Si distinse anche al di fuori della recitazione, lasciando contributi come drammaturgo, poeta, paroliere, compositore, cantante.

Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo paese, in cui però, per venire riconosciuti in qualcosa, bisogna morire.

Io da bambino ho avuto la meningite. Con la meningite si muore o si rimane stupidi. Io non so' morto.

La diffidenza rende tristi.

Il mondo io lo divido così, in uomini e caporali. E più vado avanti, più scopro che di caporali ce ne son tanti, di uomini ce ne sono pochissimi.

È bella la notte: bella quanto il giorno è volgare. […] Io amo tutto ciò che è scuro, tranquillo, senza rumore. La risata fa rumore. Come il giorno.

Io le amo tanto, le donne, che riesco perfino a non essere geloso. Tanto a che serve esser geloso. Se una donna ti vuol bene, è felice. Se non ti vuol bene, ne prendi un'altra.

In questa epoca io ci vivo per sbaglio.

Un po' più bianchi, un po' più neri, un po' più freddi, un po' più caldi, gli uomini son tutti uguali.