Fedro

Frasi e aforismi di Fedro

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Gaio Giulio Fedro è stato uno scrittore romano, autore di celebri favole, attivo nel I secolo. Fedro rappresenta una voce isolata della letteratura: riveste un ruolo poetico subalterno in quanto la favola non era considerata (analogamente a oggi) un genere letterario "alto" anche se possedeva un carattere pedagogico e un fine morale.

Non provvedere a sé e dar consigli agli altri è cosa stolta.

I vizi, se nascosti, talvolta giovano all'uomo, ma col passare del tempo appare la verità.

Perde il proprio, e se lo merita, chi cerca di prendere l'altrui.

Molto spesso, col cambiare del governo, per i poveri cambia solo il nome del padrone.

Amico è parola usuale, ma raro è un amico fedele.

Le capre avevano ottenuto da Giove la barba, i caproni allora si indignarono, deplorando che le femmine avessero raggiunto una dignità pari alla loro. «Lasciate che godano di una gloria vana», disse Giove, «e che si approprino delle insegne del vostro grado, purché non vi siano alla pari in fortezza».

La schiavitù, sempre soggetta al potere, poiché non osava dire quello che voleva, trasferì i propri sentimenti in favolette, e inventando storielle scherzose, evitò di essere falsamente incriminata.

Chi non si adatta a vivere rispettando gli altri, per lo più paga il fio della propria arroganza.