Francesco Alberoni

Frasi e aforismi di Francesco Alberoni

wave
Francesco Alberoni

Francesco Alberoni

Francesco Alberoni è un sociologo, giornalista e scrittore italiano. È stato membro del consiglio di amministrazione e consigliere anziano facente veci del presidente della RAI nel periodo 2002-2005.

Vi sarete inoltre accorti che i veri protagonisti della televisione sono ormai solo i divi televisivi: i conduttori degli spettacoli di intrattenimento, gli attori, le attrici, i comici. Sono sempre insieme, costiruiscono un gruppo chiuso, una elite. Si invitano l'un l'altro nelle loro trasmissioni, si elogiano, parlano della loro vita, dei loro programmi. Ostentano amicizia e si tengono lontani dalla politica.

La sessualità in tutte le sue forme, da quella priva di amore a quella intrisa d'amore, costituisce sempre un pericolo mortale per l'ordine sociale perché è fondata su meccanismi primordiali, che precedono di milioni di anni la nascita della organizzazione economica e politica.

C'è qualcosa di profondo e terribile nelle potenzialità della sessualità che costringe ogni società a tenerla separata da altre sfere. Il sesso capriccioso, irriverente, sembra ed è puro gioco, ma scatena reazioni che si svolgono sul registro del tutto e del nulla, della vita o della morte. Anche un semplice sguardo può mettere in moto desideri sfrenati, amore, odio, vendetta. Tutta l'antichità classica europea ha come episodio centrale la guerra di Troia che esplode per una donna. Basta un nulla ed il gioco diventa tragedia.

Lo "sballo" è una perdita della coscienza di sé, un abbandonarsi all'eccitamento collettivo fino all'annullamento estatico.

La prostituzione nasce dal fatto che, se la donna abitualmente si concede ad un uomo che ai suoi occhi ha un qualche valore, se vuole, può farlo con chiunque, anche quando non ha alcun desiderio sessuale. Un uomo, invece, se non è attratto sessualmente non può avere erezione.

La natura spinge il maschio a disseminare al massimo il suo seme, e la femmina a procurarsi il seme del maschio più forte, intelligente, dominante. Quello che nel corso dei millenni dell'ominizzazione ha assicurato loro protezione per sé e per i figli e, per la specie, i geni pregiati che assicurano la sopravvivenza e il dominio.

La fascinazione è sempre un invito e un rifiuto, in definitiva una sfida. L'abito da sera copre e scopre il corpo in modo da stimolare il desiderio erotico. È perciò un invito, è come se dicesse: spogliami. Però, contemporaneamente, crea una distanza, ti dice di no. La donna vestita in questo modo si mostra infinitamente desiderabile, disponibile, ma non per tutti, solo per alcuni, i privilegiati. Per questo ha un effetto conturbante, inquietante. Perché ti fa intravedere una modalità di esistenza beata a cui lei appartiene insieme ai suoi pari, e tu no. Ma, nello stesso tempo, ti fa sospettare che non sia una esclusione definitiva: anche tu potresti, forse…

La grande seduttrice fa sentire l'uomo importante, desiderabile, unico. Ma non basta. Lo stimola con l'abbigliamento, i gesti e il sottile gioco dello scoprirsi e del coprirsi. Poiché l'erotismo maschile è visivo, più che comunicargli emozioni, gli evoca immagini.